L’esperienza di Liebot Italia con Obiettivo110 parla alle aziende

Obiettivo110 è un progetto nuovo in Italia, e il suo coinvolgimento di aziende diverse e complementari offre opportunità di crescita nuove sul mercato nazionale.

Riportiamo qui di seguito la nostra intervista a Federico Monga, il direttore generale di Liebot Italia, in cui spiega le dinamiche di gruppo interne a Obiettivo110

Quali sono le sue prime impressioni sulle possibilità offerte alle aziende con Obiettivo110?

Il progetto apre a nuove prospettive: gestire una realtà così complessa richiede un impegno e un volume di lavoro notevoli, ma al tempo stesso è lavorativamente molto stimolante. 

É utile poter imparare dalle altre aziende che entrano a far parte del gruppo; produciamo e vendiamo prodotti diversi, ma con questo progetto abbiamo la possibilità di conoscerci, di comunicare più agevolmente e di lavorare in team per rivolgerci ad una clientela più ampia

Va da sé che fin dalla sua nascita è stato ritenuto necessario organizzare bene il progetto, considerata la sua vastità, in modo che sia più facile e utile per tutti essere coordinati.

Le aziende, i rivenditori e gli installatori giocano in squadra? 

Assolutamente sì. Il coordinamento del progetto si affida anche alla costante comunicazione tra i partner, che devono pensare e agire in squadra. Il nostro network veicola e velocizza tali comunicazioni, con un conseguente effetto sinergico

Infatti, i vantaggi di avere nuove opportunità di mercato si riflettono su tutte le industrie associate, così come i costi, che diventano molto più sostenibili perché vengono divisi. 

Senza considerare l’ulteriore vantaggio di farsi conoscere di più e su tutto il territorio nazionale anche a livello capillare grazie al marketing. 

Secondo lei, quali benefici apporta Obiettivo110 alle aziende partner e agli altri attori? 

Le aziende hanno nuove opportunità di vendita, perché il progetto è talmente completo che permette loro di intervenire su praticamente ogni tipologia di abitazione, entrando in contatto con realtà che magari prima non riuscivano a raggiungere. 

Per i clienti delle aziende, cioè i rivenditori e gli installatori, il beneficio è simile: di fatto, tramite le segnalazioni della rete Obiettivo110, riescono ad agire in lavori in cui diversamente non avrebbero occasione di intervenire. E poi, con la valorizzazione che viene data al lavoro locale degli artigiani situati vicino al luogo dei lavori, il loro coinvolgimento sarà non solo utile, ma necessario per la buona riuscita dell’intervento. 

Infine, ovviamente anche per l’utente finale ci sono molti vantaggi: poter sfruttare con molta più facilità i vantaggi dell’Ecobonus, ricevere in un’unica soluzione un servizio completo, avere una casa rinnovata, tecnologica e bella secondo i propri gusti. 

Sapere di svolgere il proprio lavoro soddisfacendo sia i bisogni dell’utente finale sia la necessità di incrementare le vendite dopo l’emergenza Coronavirus è uno dei vantaggi di essere parte di Obiettivo110

La chiave veramente vincente è la complementarità delle aziende nel senso ampio del termine, e il coordinamento dei servizi verso l’utente finale.

A livello macroscopico, è utile fare accordi con aziende che hanno servizi complementari tra loro, per completare l’offerta verso il cliente e realizzare un numero maggiore di vendite. Attraverso Obiettivo110 è più semplice che accada, proprio perché uno dei primi scopi di Obiettivo110 è quello di arrivare a mettere in relazione continuativamente, in modo organizzato e preventivamente concordato aziende che normalmente non comunicano, per semplificare il lavoro di tutti attraverso il dialogo

A livello microscopico funziona allo stesso modo, e in quel caso il desiderio è di intercettare gli artigiani locali per realizzare micronuclei di collaborazione. Queste squadre di intervento sono composte dalle aziende del territorio che completano il lavoro le une delle altre offrendo servizi e lavori complementari tra loro.  

Qual è la novità di comunicazione tra le aziende che offre Obiettivo110?

Il coordinamento va dalle piccole imprese locali ai professionisti, alle banche, alle grandi industrie. Tutte realtà che per la prima volta non dialogheranno più solo in senso binario, ma in maniera organica, come una rete tra tanti soggetti che opera sull’orizzonte nazionale. 

E questa sinergia apre infinite prospettive di lavori realizzabili. 

Come sempre, l’unione fa la forza.